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Il Feudo dei Nove Merli

I Sindaci dei Comuni di Airasca, Candiolo, Castagnole Piemonte, None, Piobesi Torinese, Piossasco, Scalenghe, Virle Piemonte, Volvera si sono incontrati per la firma del Protocollo d’intesa per la valorizzazione e la promozione turistica dell’area territoriale denominata “Feudo dei Nove Merli”.
Il progetto ha l’obiettivo ambizioso di accogliere sotto lo stesso nome un territorio che sino a oggi non ha avuto una sua precisa identità, un territorio “di mezzo” tra la città di Torino e quella di Pinerolo, una zona che faceva anticamente parte del feudo dei Signori di Piossasco. Il vecchio Feudo, pur con confini diversi, attualmente si identifica, appunto, nei nove comuni di Airasca, Candiolo, Castagnole, None, Piobesi, Piossasco, Scalenghe, Virle e Volvera.
I comuni aderenti intendono connotare il proprio territorio con un “marchio” che possa favorirne la caratterizzazione e l’attrattività turistica come fondamentale fattore di sviluppo socio-economico e strumento per rivitalizzare territori, identità e tradizioni culturali locali.
Fare sinergia tra i comuni è strategico per valorizzare al meglio le risorse e il potenziale di tutti, al fine di garantire il coordinamento e la migliore cooperazione tra gli Enti pubblici, le Associazioni e gli imprenditori interessati allo sviluppo turistico dei percorsi culturali, religiosi, di svago e, in generale, del territorio.
I nove comuni interverranno sui propri territori secondo coerenti indirizzi ideati in modo coordinato e con un’immagine unitaria, pur nel rispetto delle identità locali, evitando sovrapposizioni, duplicazioni e dispersione di risorse finanziarie e umane.
Il primo progetto a cui il gruppo di comuni si è proposto di lavorare è “Il percorso nelle presenze artistiche, nel paesaggio naturale e religioso popolare, del Feudo dei Piossasco” per creare itinerari, valorizzare l’arte, la natura, la storia, la cultura, le tradizioni e la fede di un vasto e composito territorio che vide regnare il casato dei Piossasco.
Tale progetto è stato redatto dallo studio degli architetti Liliana Canavesio e Valter Bruno di Volvera.
La Fondazione Alessandro Cruto di Piossasco è stata identificata quale ente strumentale e gestore operativo della comunicazione e della coordinazione del progetto.

(fonte: www.fondazionecruto.it/)


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